Domanda:
A quale età è giusto e accettabile andare in pensione?
etcetera
2007-07-05 12:38:35 UTC
Resto sempre più perplesso. Oggi sento quel Rutelli che dice che tutti in Italia a 57 anni fanno un secondo lavoro, quindi non ha senso che rinuncino al primo, sono vispi come non mai. Io mi chiedo piuttosto se c'è qualcuno in Italia che lavori come dipendente in una grande o media azienda che arrivi ad andare in pensione all'età prevista per legge. Quasi tutti ci vanno almeno almeno un paio di anni prima, con la mobilità. Che senso ha tutto questo? Mi chiedo soprattutto se sia un delitto così grave, pensare che se le aziende hanno decuplicato la loro produttività, un po' di beneficio non possa esserci anche per chi per queste aziende lavora, magari consentendogli di non dover lavorare più a lungo. Mi chiedo ancora che senso ha contrapporre falsamente interessi generazionali (mantenere gli anziani taglia le gambe al giovane!). Pensate che se i vecchi vanno in pensione più tardi aumenteranno le possibilità di lavoro dei giovani? Misteri dell'economia!
23 risposte:
anonymous
2007-07-07 00:30:15 UTC
E' un problema decisamente irrisolvibile e legato a fattori puramente personali ed occasionali.

Andare in pensione ha senso perchè significa smettere di lavorare.

Il lavoro è (o dovrebbe essere) il presupposto fondamentale della nostra società secondo la costituzione.

Il primo articolo della costituzione comporta sia il diritto al lavoro che il dovere di lavorare.

Questa particolare azione che l'uomo deve svolgere per quasi tutta la sua vita, viene dunque interpretata come mezzo e fine della società italiana.

Ma allora, perchè il lavoro è generalmente malvisto dalla maggioranza degli italiani, che invece non aspettano altro che andare in pensione?

C'è un errore di fondo: quello di aver basato una società sul lavoro mentre sarebbe stato più ragionevole e meno ipocrita basarla sul raggiungimento del benessere personale di ogni individuo che la compone e incentivare il lavoro come mezzo per raggiungere tale fine.

Sarebbe un cambiamento importante, perchè il lavoro individuale potrebbe essere interpretato come mezzo provvisoriamente utilizzato per raggiungere il benessere.

Utile solo finchè non rimpiazzato da un sistema migliore.

La pensione dovrebbe essere vista solo come la fine dello svolgimento di un servizio utile alla società per il sopraggiungere di evidenti limiti fisici o psichici e non come liberazione da una aberrante schiavitù.

Naturalmente questa è solo fantasia, chissà, magari fra cento anni, in un mondo di robot, computer intelligenti e macchine sofisticatissime, dove l'uomo potrebbe limitarsi ad esercitare solo funzioni di controllo, questo potrebbe essere possibile.

La difficoltà non è nella realizzazione tecnologica di un sistema del genere, che potrebbe essere abbozzato anche oggi, ma nella trasformazione della società che avendo identificato il benessere con il profitto, è cieca verso qualunque altra possibilità di poter vivere degnamente una vita decente.



********************

E' giusto quello che dici, ma anche questo succede perchè il sistema del lavoro è estremamente statico.

Un lavoratore può iniziare come operaio di fonderia, ma perchè è costretto a farlo per tutta la vita?

In un'ottica di formazione professionale che dura per tutta la vita puoi cominciare dal lavoro più umile ed in teoria finire come supermegadirigente di una multinazionale.

Il ricambio generazionale potrebbe avvenire riservando lavori fisicamente più impegnativi ai giovani che, crescendo professionalmente svolgerebbero poi mansioni sempre meno fisiche e più organizzative ed amministrative.

Il lavoro diventerebbe più piacevole, ognuno avrebbe la possibilità di trovare quello più adeguato ai suoi stimoli e soprattutto non invecchieresti spalando carbone in un altoforno.

Queste sono solo possibilità, senza nessuna pretesa di aver risolto il problema del lavoro, ma semplicemente per proporre un modo diverso e, dal mio punto di vista, più stimolante di pensare ad una società più giusta verso l'individuo che vi partecipa.

Il sistema del lavoro è praticamente immutato da secoli, l'unico grande rinnovamento sono stati i sindacati, che però, ormai sono diventati quel che ben vediamo.

Penso che sarebbe ora di riformulare tutto sotto una luce più attuale e con un occhio di riguardo al futuro ed alla persona che, per ora, è solo un ingranaggio poco importante della grande macchina del profitto.
anonymous
2007-07-05 15:03:41 UTC
L'ETA' GIUSTA E' QUELLA CHE C'E' TUTTORA!!



HAN VOGLIA A DIRE CHE A 57 ANNI "TUTTI" FANNO UN DOPPIO LAVORO!



GLI UNICI CHE LO FANNO SONO I POLITICI E IMPRENDITORI PERCHE' IN REALTA' NON FANNO UN KAZZO!



IL "NANO" DISSE UNA VOLTA CHE LA ASPETTATIVA DI VITA SI E' ALLUNGATA E QUINDI BISOGNA ALLUNGARE L'ETA' PENSIONABILE!

PORTAVA AD ESEMPIO CHE LUI, ALLA SOGLIA DEI 70 ANNI ANCORA LAVORAVA TUTTI I GIORNI!

BELLO SFORZO, E LUI LO CHIAMA LAVORARE E NON SE NE VERGOGNAVA MINIMAMENTE!



VORREI VEDERLO IO, LAVORARE VERAMENTE LUI E TUTTI GLI IMPRENDITORI A COMINCIARE DA QUEL MINC.IONE DI MONTEZZEMOLO!

VORREI VEDERLI LORO E TUTTI GLI ALTRI, POLITICI COMPRESI, LAVORARE IN UNA FABBRICA DI METALMECCANICI, IN QUALCHE FONDERIA O IN QUALCHE IMPRESA DI MANOVALI 8 ORE AL GIORNO PER 35 ANNI PER VEDERE SE HANNO ANCORA VOGLIA DI FARE UN SECONDO LAVORO E SE LA LORO ASPETTATIVA DI VITA SI E' ALLUNGATA!

VORREI VEDERLI SCOPRIRE, QUANDO STANNO PER ANDARE IN PENSIONE, CHE DOVRANNO LAVORARE ANCORA PER ANNI!



BUFFONI, E' BELLO FARE CASSA SULLA PELLE DI CHI LAVORA VERAMENTE AUMENTANDOSI CONTEMPORANEAMENTE LO STIPENDIO DI MILIONI DI EURO AL MESE!



BISOGNEREBBE LASCIARE LIBERA SCELTA A CHI VUOLE CONTINUARE A LAVORARE E LASCIARE ANDARE IN PENSIONE CHI INVECE NON CE LA FA PIU'!!



CIAO!!!



P.S.= E poi chiamano pensione quei 4 soldi miseri che danno? VERGOGNA!VERGOGNA! VERGOGNA!



X "Antonioc" , ma da quale mondo arrivi? I vecchi dovrebbero vergognarsi x avervi lasciato un mondo così?

I tuoi vecchi,(genitori), dovrebbero essere dispiaciuti,(aforisma), per non essere riusciti a farti capire la storia recente!
anonymous
2007-07-05 12:59:22 UTC
Dividere i settori in categorie di lavoro e decidere, in base alla fatica del lavoro che si fa, a che età andare in pensione.
?
2007-07-07 00:17:36 UTC
in vita mia ho sempre lavorato in nero perchè dalle mie parti esiste ancora questo sistema.sono stata messa in regola solo dalle ditte "serie" e per lavori a tempo determinato...

mio marito è free lands,paga le tasse e i contributi per la pensione regolarmente...allo stato va circa il 70% del suo guadagno.abbiamo due figli da mantenere e non penso alla pensione perchè allo stato attuale delle cose non so se ci arriveremo integri.

mio padre,dopo aver lavorato una vita,è andato in pensione ma ha continuato a lavorare perchè prendeva circa 400 euro...è morto a settant'anni senza essere mai andato in pensione...

quando penso a tutto questo mi verrebbe di trasferirmi in un paese dove le cose funzionino meglio.esiste?

proporrei l'idea di spock in parlamento...
Skatelowes
2007-07-06 13:32:46 UTC
Io ho lavorato per 20 anni in fabbrica e ti posso dire che taluni lavori, tipo fonderia o forni sono veramente usuranti e molti manco ci arrivano alla pensione. Comunque è già possibile prolungare l' attività lavorativa, basta fare domanda e ricevi anche un incentivo sullo stipendio. Sono pienamente daccordo con te, non posso credere che la madre di tutti i mali dell'Italia siano le pensioni e posticipare l'età pensionabile di sicuro non libera posti di lavoro. Conosco molti che fanno un secondo lavoro ma la maggior parte lo fa per arrivare alla fine del mese, abbiamo stipendi da fame. L'età giusta per andare in pensione? Quando uno è stufo di lavorare.
anonymous
2007-07-05 14:46:39 UTC
dipende dal lavoro che uno svolge se è più o meno usurante, in ogni modo dopo 35 anni di lavoro sarebbe giusto andare in pensione e non alzarlo a 40, perchè una persona deve arrivare alla pensione quando è ridotto un rottame? Non sarebbe meglio quando è ancora abbastanza in gamba per potersi dedicare ai suoi hobby che non ha potuto fare quando era inpegnato con il lavoro? e cosa ancora più importante non sono solo gli anni di quando andare in pensione ma quanto è la pensione, perchè altrimenti se tanto ci da tanto quando uno va in pensione deve cercarsi un lavoro per poter campare, le pensioni sono sempre più basse e i prezzi continuano a salire
anonymous
2007-07-05 14:14:15 UTC
Da pochi giorni nella mia regione sono uscite le graduatorie aggiornate del personale docente a tempo determniato nelle scuole....e la mia situazione di precaria (da 15 anni) è sempre più precaria....Mi chiedo: è mai possibile che andrò un giorno in pensione senza aver avuto MAI un incarico a tempo indeterminato e l'immissione in ruolo?

W l' italia
beelzedub
2007-07-05 13:48:04 UTC
Non so qual'è l'età giusta per andare in pensione.

Io ho cominciato a lavorare a 14 anni (ovviamente in nero).

La mia prima busta paga con tanto di contributi l'ho avuta quando avevo 26 anni. Ma erano già 12 anni che lavoravo. Quindi l'idea di andare in pensione dopo i 60 anni non è che proprio mi entusiasma.

Tra l'altro quello che mi fa in.ka.zz.re di più è che quelli che stanno decidendo se darmela, quando darmela e di quale importo, poco tempo fa hanno stabilito una aumento del loro vitalizio da 2700 a 3200 euro.

E "LORO" lo percepiscono dopo solo 2 anni e mezzo di legislatura e LORO lo possono tranquillamente cumulare con i redditi da lavoro.

Magari sarebbe ora di mandarli a lavorare sul serio. Tutti.
anonymous
2007-07-05 12:55:28 UTC
dipende sempre e comunque dal lavoro.... è normale che se lavori in ufficio puoi lavorare fino a 70 anni....se uno lavora come muratore o in campagna voglio proprio vedere come arriva a 70 anni
anonymous
2007-07-05 12:52:29 UTC
penso che c'è gente che a 57 anno cm mio papy dopo avr lavorato per quasi 40anni si sia giustamente rotta i ********.
free-wave
2007-07-05 13:55:25 UTC
io penso che andare in pensione debba essere prima di tutto un caso soggettivo,soprattutto per coloro che svolgono lavori usuranti,e che non tutti a 57 anni sono vispi e fanno il doppio lavoro,perchè se lo hanno è dovuto al fatto che il primo o è nel "pubblico" o poco impegnativo.Quindi la legge andrebbe appliccata in base a molti fattori e rivista riguardo ai contributi versati dai privati"diversi e sottocalcolati"al pari dei dipendenti pubblici che avranno una pensione più adeguata dei primi.
anonymous
2007-07-06 01:10:42 UTC
si dovrebbe andare in pensione a 18 anni !

e rimanerci sino a 33 per poi lavorare sino ad età indefinita

(il 33 non è a caso!) si risolve così ;

disoccupazione giovanile e alienazione del pensionato

inoltre chi vuole lavorare dai 18 ai 33 libero di farlo ma niente pensione e alto prelevamento IMPS ,ciò per incentivare la ricerca pura in tutti i campi ,volontariato ecc.

aprire le menti giovani e sfruttarne l'idealismo tipico, con il conseguente sviluppo di arti e pensieri slegati dal discorso economico consumistico , un 15 anni di iniziazione alla vita e non al lavoro ! con esperienze che vanno al di là del mero profitto , pensiero ,musica ,filosofia e chi più ne ha più ne metta

e nello stesso tempo fustigare la piaga attuale della carriera e arrivismo,

far sentire gli "anziani" ancora partecipi del mondo visto che sono quelli con la più alta esperienza e dovrebbero avere posizioni dirigenziali , i manager d'assalto hanno rotto i cogl..ni
knife
2007-07-06 01:03:44 UTC
bisognerebbe andare in pensione quando la vita e la salute ti consentono di poter ancora fare qualcosa per se stessie magari i propri cari... viaggiare conoscere meglio i familiari e dedicarsi a qualcosa che non si è mai fatto.

a meno che il proprio lavoro non sia così soddisfacente da essere tutto questo.



comunque dovrebbe essere soggettivo, ma non so con che tabelle grafici o altro...



considerando che il lavoro prende 8 ore al giorno più il traffico per tornare a casa più gli straordianri retribuiti o meno... davvero troppe ore per godere anche del resto.



mamma che tristezza, ma perchè l'essere umano deve imbrigliarsi così? non potevamo costruirci una società un pò migliore e magari un pò più rilassata?
Klukly آمنة تحـبً السلام
2007-07-05 15:56:13 UTC
Come EzraPound penso che si debbano fissare dei limiti differenziati per categoria, la media dei docenti univertsitari è di 70, 75 anni che se uno si sente può anche fare ma un metalmeccanico a 50 anni è già vevvhio per quel lavoro perché è motlo pesante.

Un poliziotto normalmente a 60 non ne può più e di sicurto non fa i turni di notte pattugliando le strade...

Io se comincio adesso con le nuove lessi dovrei andare in pensione a 75 anni ma mi chi mi garantisce che vivrò tanto a lungo c ehc eil mio lavoro mi consentirà di lavorare per tanto tempo?

Me perchè non godersi la vita a 55 anni quando si è ancora giovani e con tanta voglia di fare.

Si possono anche fare lavor socialmente utili ome aiiutare nelle biblioteche , nelle scuole...

Ma che strano non esistono vere politiche per l'utilità sociale del pensionato come se questo significazze dovere parcheggiare l'anzionao nelle panchine dei parchi perché^ il suo ruolo è già compiuto!

Credo che oggi siamo troppo consumisti anche sull'età per potere seriamente pensare ad una politica del pensionamento e del post-pèensionamento anche se dovrebbero tutti porsi delle domande come questa.

Sempre grazie Maral per il livello elevato delle questioni che poni!
anonymous
2016-11-08 11:01:55 UTC
Mi e' piaciuto molto cio' che diceva ( Sailor Moon ) al riguardo,ho capito tante cose e mi e' stato di aiuto anche in step with parlarne con mio figlio di 7 anni...grazie. Avvolte l. a. semplicita' delle parole con cui si spiegano certe cose e' fondamentale,questo e' il miglior modo in step with dire le cose come stanno senza traumatizzare i piccoli. Buone Feste. Ciao.
susanna s
2007-07-06 02:36:08 UTC
Io, in quanto libera professionista, potrò andare in pensione non prima dei 65 anni di età e con non meno di 35 anni di contributi - ed è sempre stato così, senza sconti per le donne.

Non c'è dubbio che, in generale, i 57 o 60 o 62 anni di oggi non sono paragonabili a quelli di vent'anni fa, e che anche i lavoratori dipendenti debbono rassegnarsi ad un progressivo aumento dell'età pensionabile; ma chi ha iniziato nell'adolescenza, ed ha svolto lavori manuali, ha diritto a vedere riconosciuta la propria stanchezza.

Quanto al sistema, la penso esettamente al contrario di Antonio C; secondo me le pensioni dovrebbero essere tendenzialmente tutti uguali, cioè tali da garantire un minimo decente a tutti, anche a chi è stato a lungo disoccupato, ha lavorato in nero o ha guadagnato poco, ma con un tetto massimo non superiore al reddito medio - infatti, chi ha guadagnato bene tutta la vita, se non ha sperperato, ha i suoi risparmi, ha un patrimonio, e non dovrebbe avere bisogno della pensione. Naturalmente, dovrebbe esserci un tetto anche alla contribuzione sui redditi alti; e poi ciascuno può investire il risparmio come meglio crede, in un fondo pensione, o in borsa, o nel mattone...
cris tel
2007-07-05 17:01:49 UTC
diceva un filosofo che l'uomo è un animale nato per giocare, che dovrebbe tendere alla piena disoccupazione.

giusto o sbagliato, chi lo sa...

ma sfruttare il capitalismo per applicare il comunismo non è un'utopia?
anonymous
2007-07-05 14:15:42 UTC
A 57 anni sono vispi tutti quelli che non hanno mai lavorato come il sig. Rutelli che da bravo sindaco di Roma si presentò in motorino e dopo una settimana l'ha buttato per passare all'auto blu. Io che ne ho 30 e 15 di cantiere edile e già mi hanno operato ai legamenti ti assicuro che se ci arriverò ai 60 starò tutt'altro che arzillo e felice. Tantomeno farò un doppio lavoro perchè dubito che sarò in grado di farne anche uno solo. Diventerò allora un bombarolo, contro lo stato assistenzialista con le caste protette ma sfruttatore con gli onesti lavoratori. Chissà che un giorno, agendo da puro terrorista, il governo Italiano per prendere qualche voto in più non mi difenda anche.
CrAzY JoOoOoOo
2007-07-05 12:47:16 UTC
a 50 anni, così si può anche vivere un pò più di vita insieme alla propria famiglia lontano dal continuo stress del lavoro, e poterci dedicare a tutto ciò che abbiamo tralasciato in passato a causa degli impegni del lavoro, andare in pensione troppo tardi non ha alcun senso.
yomo
2007-07-05 17:19:15 UTC
mmmm.. calcolando che ho 29 direi propio a 30 ahahaha non ce la faccio piu a lavorareeeeeee
Antonio
2007-07-05 14:29:05 UTC
A mio parere, bisogna dare un principio. Un principio che deve trovare una applicazione elastica e realistica.



Ciascuno, e oggi non è così, la sua pensione se la deve essere pagata. La pensione deve essere concepita come diritto a vedersi ritornati i soldi che uno ha messo da parte durante i duri anni di lavoro. E' naturale e giusto che la collettività li integri con quanto sia necessario per vivere dignitosamente nel caso sia necessario, ma il principio non è che arrivati a una certa età si passa alle dipendenze dello stato..



certo, certe categorie di lavori usuranti devono essere paticolarmente protette, ma da qui dire che chi ha sessanta anni non può lavorare.. ce ne corre.. se sta bene?!

E per chi dice che "finalmente si gode la famiglia" .. nn credete che forse se la legge garantisse l'orario di lavoro già le cose andrebbero meglio.. e non si dovrebbe aspettare la pensione..?



E ancora.. i lavoratori che oggi hanno 55 anni circa, devono ringraziare noi giovani, e farsi, mi spiace dirlo piccoli piccoli per la vergogna:

trenta anni fa si sono visti consegnare un mondo dove le cose bene o male funzionavano (lo statuto dei lavoratori è del 1970) , e una pensione (anche chi non ha versato contributi, e dico giustamente) se la ritrovano...

oggi ci consegnano un mondo del lavoro dove la pensione di 500 euro è un miraggio, e la regolarità contrattuale (fosse pure a progetto) è pura utopia..

e ancora, cinquantacinquenni lavoatori e lamentosi... pensate.. se voi andate in pensione tra mettiamo 6 anni.. quanti anni di pensione vi siete pagati? 10? largheggiamo.. 15.. e ora ditemi.. pensate che noi dovremo lavorare per voi per quanti anni? non è cattiveria.. ma voi non morirete priima di avere 80/90 in media, quindi tra 60 e 80/90 ci passano quasi trenta anni.. forse noi dovremmo mettere da parte i soldi per le nostre pensioni (se mai ne avremo).. non per pagare le vostre...

E poi, non fosse altro, ma noi dovremmo solo lavorare, con i 70'enni che hanno poteri e privilegi..?

URG _ urge ricambio generazionale: siete stati grandi lavoratori, ma avete lasciato la gestione del paese a populisti e demagoghi..

e le decisioni odierne ne sono lo sbocco.



Grazie,

un giovine della giovine europa.



Per Susanna s... forse non ci siamo capiti. guarda che io sono daccordo con te.. pongo solamente un limite, per così dire inverso: sono convinto che se uno ha lavorato in nero o senza contributi perchè questo c'era "prendere o lasciare" è giustissimo che abbia la pensione decente, come è naturale che uno che ha guadagnato molto durante la vita lavorativa è ridicolo che gli si dia la pensione (dare la minima a Tronchetti mi pare risibile). Io dico solo che i soldi per pagare le pensioni non nascono "per magia", ficcatevelo bene in testa: c'è sempre qualcuno che paga, oggi o domani; e pagano sempre gli stessi: i lavoratori con stipendi medi e medio bassi, cioè l'unica fascia contributiva controllabile sempre e comunque.



Quanto a chi dice "si va in pensione per "godersi la vita" " dico che mi sembra una cosa stupida: i lavori e la società devono consentire sin da giovani di vivere: che diamine! Si lavora per vivere, non si vive mica per lavorare!
scannagatti
2007-07-05 13:43:25 UTC
ah! io non ho problemi,io faccio il politico,mi bastano pochi mesi di governo o di sinistra o di destra.il problema è vostro.
domenico b
2007-07-05 13:08:09 UTC
pian pian ce la stanno togliendo la cosidetta pensione ,ma si !!! la toglissero ,cosi non ci pensiamo più ,credi!! ho conosciuto gente che dopo tanti ritardi per la pensione ,il buon signore la chiamato ,è faceva un lavoro abbastanza usurante,certamente non stava li a montecitorio con le dita nel naso per passare un po di tempo ,secondo me la pensione oggi il comune mortale non se la gode più nessuno ,perchè fanno un secondo lavoro ?,dovremmo chiederlo ai potenti che abbiano li al governo ,perchè per quello che gli danno non gli basta a tirare avanti , ma tu ti vedi un anziano a 55 anni su un cantiere edile o sopra ad una impalcatura ?proviamo se ci riesce un prodi o un dalema ho in una siderurgica dove i forni sono accesi notte e giorno ,,,ho un povero operaio che non ce la fa ad arrivare alla fine del mese che prima faceva qualche lavoretto in nero per poter campare tranquillamente oggi è diventato peggio di chi va a rubare oggi viene perseguitato dalla finanza evviva l'italia


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
Loading...