1.Il tuo è un tipico argomento ad absurdum.
Usa inoltre un altro strumento retorico: l'enfasi, l'esagerazione.
Strumenti con i quali si può dimostrare tutto ("ma alla fine dove si arriverebbe").
è chiaro che se elimini ad uno ad uno i termini che definiscono attualmente il matrimonio puoi arrivare alla definizione di società umana o, se inoltre aggiungi qlc cosa, a quella di stella cometa.
Con il tuo ragionamento si arriva anche a chiedere la tutela legale per matrimoni tra animali o uomini e animali (basta eliminare il requisito dei soggetti contraenti o allargare la def di soggetto giuridico).
Oppure, sempre in base allo stesso, se ci si può sposare tra cugini, perché non anche tra fratelli?
Così riesci a dimostrare solo che il concetto di lecito o di legalmente tutelato varia con la società e con questo?
Anche il concetto di matrimonio e di famiglia varia con la società.E allora?
2. Inoltre, spesso anche l'attuale discussione su pacs, dico, ecc. si centra troppo sull'aspetto ideologico e di principio e si trascura un dato essenziale: che una legge (che nn è precetto religioso) serve a risolvere problemi pratici.
Un problema non da nulla creato dalla proposta PACS (non dai DICO, né da un eventuale matrimonio gay) sono le questioni in cui i diritti dei contraenti incidono sui diritti di altri:
es. successione
es. precedente coniuge
es. pensione di riversibilità
Problemi tutti presi sottogamba nella discussione politica e pubblica, quasi sitrattasse di basse questioni da "vil meccanico" e non del cuore della riforma.
Questioni in qlc modo risolvibili nel caso di unione tra due persone.
Un inverecondo casino se l'unione è tra tre o più persone: a meno di non studiare bene la faccenda (ma niente ad es. vieterebbe di permettere di regolamentare i rapporti interni tra i contraenti o di permettere, con accorgimenti la dichiarazione dei redditi congiunta*).