Trovo che sia l'inizio di un lieto fine per quella nazione. Ma principi del genere dovrebbero essere estesi e rafforzati presso tutti gli stati.
Si dovrebbe applicare il principio "chi rompe paga e i cocci sono suoi". Insomma chi fa il debito (o altro danno) se lo dovrebbe pagare (almeno in parte) di tasca. Cosi che governa sta più attento a come si muove con i NOSTRI soldi.
Voi saprete che chi lavora come impiegato in una azienda o in un ente pubblico, ad esempio un comune ecc. specie se ha responsabilità dirigenziali, ha quasi sempre una assicurazione che lo copre in caso di responsabilità civile dovuta ad esempio a errori compiuti nel suo officio.
Quindi costoro, i DIPENDENTI, sono RESPONSABILI di quello che fanno anche finanziariamente, oltre che penalmente, ovvio.
Ma i politici hanno l'immunità o meglio l'IMPUNITA'.
Penso che invece debbano essere responsabilizzati in proporzione alla carica ricoperta e quando sbagliano devono essere richiamati alle loro RESPONSABILITÀ' e debbano farne le spese IN PRIMA PERSONA. Invece attualmente LORO SBAGLIANO E NOI PAGHIAMO... SALATAMENTE.
Purtroppo ancora tutti i cittadini vivono in una nazione (quella italiana ma non solo) che infonde loro fin da piccoli un senso di servilismo verso chi amministra la cosa pubblica.
Mentre invece chi governa, in democrazia, è un servo della gente quindi un NOSTRO servo, NON un nostro CAPO' !!!
E la presa di coscienza di questo fatto, oramai imprescindibile se vogliamo progredire socialmente e civilmente ancora, deve avere una via preferenziale in tutte le menti delle persone.